Regolamento EUDR contro la deforestazione: i nuovi obblighi per le imprese
08 Nov 2023

Regolamento EUDR contro la deforestazione: i nuovi obblighi per le imprese

Il nuovo regolamento europeo contro la deforestazione e il degrado forestale (EUDR) prevede nuovi obblighi delle aziende afferenti ai settori del legno, carta, arredo e biomasse, comprese quelle della filiera forestale nazionale, quali le imprese boschive e le segherie.

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Nel contesto delle iniziative dell’Unione europea a favore dello sviluppo sostenibile, il Consiglio dell’UE ha definitivamente approvato il nuovo regolamento contro la deforestazione e il degrado forestale (EUDR). Tale misura prevede nuovi obblighi per le imprese che importano, rendono disponibili sul mercato ed esportano prodotti derivati da legno, bovini, soia, palme da olio, caffè, cacao e gomma naturale.

Qual è l’obiettivo del nuovo Regolamento EUDR?

Il regolamento EUDR vieterà l’importazione e l’esportazione nell’Unione europea di prodotti che abbiano causato la deforestazione o il degrado delle foreste dopo il 31 dicembre 2020, oppure che siano illegali perché non conformi alle leggi dei paesi in cui sono stati prodotti. La norma riguarda sette materie prime (bovini, cacao, caffè, olio di palma, gomma, soia e legno) e molti prodotti derivati da esse.

Ci sono due gruppi di aziende interessate da questa norma:

  • gli operatori che importano o esportano questi prodotti, i quali dovranno fare dei controlli per assicurarsi che siano legali e che ci sia un rischio di deforestazione o degrado forestale basso o insignificante;
  • i commercianti che acquistano o mettono a disposizione prodotti già presenti sul mercato dell’UE. Questi ultimi possono essere obbligati a fare questi controlli a seconda delle dimensioni della loro azienda. Le grandi imprese devono farli, mentre le micro, piccole e medie imprese (PMI) potrebbero essere esentate.

Entrata in vigore del Regolamento EUDR

Il Regolamento EUDR sarà completamente attuato tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025 per la maggior parte delle imprese che importano, producono o esportano le materie prime o i prodotti derivati elencati.

Con l’entrata in vigore del nuovo regolamento, verrà abrogato il Regolamento Legno (Timber Regulation – Reg. UE 995/2010), che attualmente regola la legalità del legno e dei suoi derivati nel mercato dell’UE. Tuttavia, il Regolamento Legno continuerà a disciplinare per altri tre anni le merci prodotte prima dell’attuazione dell’EUDR.

Per le Piccole e Micro Imprese che non rientrano nell’ambito di applicazione del Regolamento Legno attuale, l’EUDR prevede un periodo di adattamento aggiuntivo di 6 mesi rispetto ai 18 previsti per le altre imprese.

Diligenza obbligatoria e preventiva

L’EUDR, come l’attuale Timber Regulation, si basa sulla dovuta diligenza obbligatoria e preventiva che è tenuto ad eseguire chi immette nel mercato UE, od esporta da esso, prodotti regolamentati.

La dovuta diligenza si articola nelle seguenti tre fasi:

  • Raccogliere informazioni sul prodotto (da cui si acquista, si rivende o si esporta), la posizione geografica dei terreni in cui è stata prodotta la materia prima del prodotto, le leggi vigenti nell’area di produzione e l’assenza di deforestazione o degrado forestale a partire dal 1° gennaio 2021;
  • Valutare il rischio in base alla complessità della catena di approvvigionamento, alle caratteristiche del paese e della regione di origine del prodotto;
  • Ridurre eventuali rischi significativi attraverso documentazione aggiuntiva, indagini specifiche e indipendenti condotti da terze parti.

 

L’azienda, inoltre, dovrà fornire alle autorità nazionali competenti:

  • i propri dati identificativi;
  • le caratteristiche dei prodotti che desidera mettere sul mercato, rivendere o esportare;
  • le relative quantità e le coordinate geografiche (latitudine e longitudine) per la geolocalizzazione

 

Queste informazioni saranno parte di una dichiarazione speciale chiamata “dovuta diligenza” che attesterà anche l’assenza o la trascurabilità del rischio di non conformità del prodotto.

L’autorità competente per l’attuazione della Timber Regulation nel nostro Paese è attualmente rappresentata dal MASAF che si avvale dei Carabinieri Forestali per l’effettuazione degli specifici controlli.

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Controlli e sanzioni

La Commissione europea classificherà i Paesi del mondo in tre categorie di rischio (alto, standard, basso) per guidare i controlli degli Stati membri e consentire alle aziende di semplificare la dovuta diligenza quando si tratta di Paesi a basso rischio. Tale classificazione verrà pubblicata dalla CE entro dicembre 2024.

Ogni Stato membro UE controllerà gli operatori in base al livello di rischio: almeno l’1% (a rischio basso), il 3% (a rischio standard) e 9% (ad alto rischio).

Ricordiamo che in Italia la violazione del Regolamento attualmente in vigore può essere sanzionata con multe amministrative fino a un milione di euro e con pene detentive fino a un anno.

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