Tirocini, la Regione Veneto introduce nuovi adempimenti per le aziende
Le imprese interessate ad ospitare un tirocinante dovranno rispettare le nuove indicazioni pubblicate dalla Regione Veneto, con particolare riferimento al tema della sicurezza sui luoghi di lavoro.
I tirocini sono esperienze di orientamento e formazione di durata limitata, svolte presso un datore di lavoro, che non si configurano come rapporti di lavoro veri e propri, ma sono uno strumento finalizzato a favorire l’inserimento lavorativo.
Attraverso il tirocinio, le aziende hanno l’opportunità di conoscere e formare una risorsa prima di un’eventuale assunzione, riducendo significativamente gli oneri previdenziali a carico delle aziende, le quali non sono tenute al pagamento di contributi, come invece avviene per tutti gli altri rapporti di lavoro.
I tirocini, quindi, rappresentano un valido strumento a disposizione delle aziende per incrementare il proprio organico, risparmiando tempo e risorse preziose.
La Regione Veneto riconosce e regola tre diverse tipologie di tirocinio, le quali si distinguono sulla base delle caratteristiche proprie del tirocinante e correlativamente del soggetto che può svolgere la funzione di soggetto promotore:
- Tirocinio formativo e di orientamento destinato a soggetti che hanno concluso un ciclo di studi da non più di 12 mesi
- Tirocinio di inserimento/reinserimento lavorativo destinato a persone in età lavorativa (tirocinio extracurriculare)
- Tirocini estivi di orientamento destinato a studenti
Per attivare un tirocinio, il primo adempimento è la sottoscrizione tra il soggetto ospitante e soggetto promotore di una convenzione nella quale i due soggetti si comunicano il possesso dei requisiti per svolgere la propria funzione, si richiamano i reciproci obblighi e si assumono i relativi impegni.
Successivamente, occorre predisporre un progetto formativo individuale nel quale si precisano tutti gli elementi propri dell’esperienza, copertura assicurativa, indennità di partecipazione e soprattutto obiettivi e contenuti formativi.
In tale ambito, La Regione Veneto ha recentemente aggiornato il modello base per la redazione dei progetti formativi, richiedendo maggiori specifiche all’azienda circa:
- il numero di tirocinanti già presenti presso la sede operativa;
- il ruolo del tutor aziendale;
- l’articolazione oraria e l’eventuale svolgimento in modalità agile;
- l’osservanza delle norme in materia di salute e sicurezza.
L’azienda interessata ad attivare tirocini, quindi, dovrà osservare con particolare attenzione le novità introdotte dalla Regione Veneto, con particolare riferimento al tema della sicurezza sui luoghi di lavoro. L’impresa, oltre ad osservare le norme obbligatorie, dovrà erogare al tirocinante la dovuta formazione e informazione per la sicurezza e sorveglianza sanitaria.
Qualora il tirocinante non sia già in possesso di idoneo attestato di formazione generale, tale attività di informazione e sensibilizzazione sarà obbligatoria e a carico dell’impresa.
Apindustria Servizi, con la collaborazione di molteplici partner territoriali, offre da anni supporto alle imprese, finalizzato a garantire:
- Efficienza: verifichiamo che il progetto formativo sia corretto e in linea con quanto previsto dalle norme nazionali e regionali;
- Rapidità: Apindustria Servizi cura i rapporti con aziende e tirocinanti, garantendo tempi certi di attivazione ed il buon fine del tirocinio stesso.
- Economicità: tale strumento permette alle aziende di risparmiare tempo e risorse economiche. Altresì, l’attivazione della pratica è a costi agevolati per i soci Confapi Venezia e Confapi Treviso.
Le aziende interessate ad attivare tirocini, quindi, potranno chiedere supporto ad Apindustria Servizi, la quale si impegnerà a sostenere le imprese in tutte le fasi, dalla redazione del progetto formativo, all’erogazione dei servizi a copertura delle nuove richieste introdotte in materia di salute e sicurezza.
