Lavoro, in Italia 408mila entrate previste dalle imprese a febbraio
20 Feb 2024

Lavoro, in Italia 408mila entrate previste dalle imprese a febbraio

Positive le aspettative per commercio, turismo, servizi alle persone e costruzioni; in calo il manifatturiero. 201mila le assunzioni di difficile reperimento, pari a circa il 50%.

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Sono circa 408mila le assunzioni previste dalle imprese italiane per il mese di febbraio e 1,3 milioni quelle per il trimestre febbraio-aprile, +22mila rispetto a febbraio 2023 (+5,7%) e +114mila con riferimento all’intero trimestre (+9,5%). Tuttavia, sale al 49,3% la difficoltà di reperimento (+3,1 punti percentuali rispetto a un anno fa).

A delineare questo scenario è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal.

A febbraio l’industria manifatturiera è alla ricerca di 82mila lavoratori e nel trimestre febbraio-aprile le assunzioni previste saranno 245mila segnalando una certa flessione rispetto allo scorso anno (- 1,8% su mese e -0,4% sul trimestre). Continuano ad avere il segno positivo, invece, le costruzioni che programmano 50mila entrate nel mese (+3,5%) e 145mila nel trimestre (+6,2%). Ma sono soprattutto i servizi a determinare l’andamento positivo delle assunzioni per febbraio con circa 276mila nel mese (+8,6%) e 923mila nel trimestre (+13,1%).

A creare maggiori opportunità di lavoro è il commercio con 60mila assunzioni programmate nel mese (+16,6%) e 189mila nel trimestre (+18,9%), seguito da turismo con 58mila entrate nel mese (+4,1%) e 246mila nel trimestre (17,4%) e dai servizi alle persone con 49mila ingressi nel mese (+18,4%) e 150mila nel trimestre (+18,9%).

A febbraio sono difficili da reperire 201mila profili professionali pari al 49,3% del totale delle assunzioni programmate; tra le cause principali la mancanza di candidati (31,3%) e competenze inadeguate (14,4%).

Le figure professionali più difficili da reperire sul mercato sono:

  • gli operai specializzati nel comparto delle costruzioni (70,7%);
  • i fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica (70,5%);
  • i meccanici artigianali, montatori, riparatori e manutentori (69,8%);
  • i tecnici della gestione dei processi produttivi (68,9%);
  • gli operatori della cura estetica (66,2%);
  • i tecnici in campo ingegneristico (66,1%).

 

A livello territoriale, 128mila entrate sono previste nelle regioni del Nord ovest, seguite da Sud e isole (104mila), Nord est (93mila, area che manifesta la maggiore difficoltà di reperimento pari al 55,3%) e Centro (82mila).

Focus Provincia di Treviso

Nello specifico, in Provincia di Treviso nel mese di febbraio sono programmate circa 6.380 entrate. Tuttavia, in 60 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà nel trovare i profili desiderati.

Nel 31% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 69% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita). Le opportunità di lavoro si concentreranno per il 52% nel settore dell’industria (comprese le costruzioni) e per il 61% nelle imprese con meno di 50 dipendenti.

Tra le figure più ricercate gli operai specializzati e conduttori impianti (42%); il 19%, infine, sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (21%).

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