Lavoro, complice il clima mite anche ad ottobre saldo favorevole e assunzioni in crescita
22 Nov 2023

Lavoro, complice il clima mite anche ad ottobre saldo favorevole e assunzioni in crescita

In Veneto turismo e commercio favoriscono la tenuta dei livelli occupazionali, ma crescono le assunzioni a part time. Si confermano le difficoltà del settore industriale.

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Il prolungamento della stagione estiva incide sull’andamento del mercato del lavoro in Veneto, che anche ad ottobre mostra un bilancio occupazionale migliore rispetto agli anni scorsi e un aumento delle assunzioni.

Secondo i dati della Bussola di Veneto Lavoro sull’andamento del mercato del lavoro veneto nel mese di ottobre, il saldo mensile è infatti negativo per 17.800 posti di lavoro dipendente, come sempre accade in un periodo dell’anno condizionato dal concludersi della stagione estiva. Tuttavia, si tratta di una perdita inferiore sia rispetto al 2022 (-21.900) che al periodo pre-Covid (-22.900 nel 2019).

Le assunzioni, complessivamente 50.800, sono sostanzialmente in linea con i livelli dello scorso anno e mostrano una crescita leggermente più marcata per i giovani under 30 (+3%) e per i lavoratori over 55 (+8%), rispetto a quelli delle fasce di età centrali (-2%).

Veneto. Posizioni di lavoro dipendente nel settore privato. Variazioni cumulate mensili rispetto al 30 giugno 2008 (tre contratti: cti+cap+ctd). Fonte: Veneto Lavoro su dati Silv, aggiornamento all’8 novembre 2023

A crescere, tuttavia, sono anche le assunzioni a part time: da inizio anno se ne contano poco più di 175.000 su un totale di 546.000, delle quali 18.900 nel mese di ottobre. Il peso sulle assunzioni complessive è superiore al 30% e per le donne ha raggiunto nell’ultimo mese il 57% del totale. Si attenua, invece, a conferma di una graduale riduzione della mobilità complessiva del mercato del lavoro, il numero delle cessazioni, in particolare delle dimissioni (-2,5% da inizio anno e -7% nel solo mese di ottobre).

Turismo commercio continuano a fare da traino sia in termini di crescita dei posti di lavoro che di assunzioni. Da inizio anno, i due comparti insieme hanno determinato una crescita di 16.400 posti di lavoro e un aumento delle assunzioni del 5% rispetto all’anno precedente.

Maggiori difficoltà si registrano nel settore industriale industriale ed in particolare in alcuni comparti del made in Italy (concia, calzature e legno-mobilio). Il volume complessivo delle assunzioni attivate nei primi dieci mesi nell’industria mostra una riduzione del -4% rispetto allo stesso periodo del 2022. Nonostante ciò, il dato continua a mantenersi al di sopra dei livelli raggiunti nel 2019. Saldo positivo, invece, per il settore agricolo, che nell’anno guadagna 11.300 posti di lavoro.

A livello territoriale, nei primi dieci mesi del 2023, quasi tutte le province del Veneto registrano un saldo positivo e più favorevole rispetto all’analogo periodo del 2022; fa eccezione Belluno, territorio nel quale il bilancio è negativo per circa -2.100 unità. Le province a maggiore vocazione turistica, come Venezia Verona, infatti, si distinguono per un maggior incremento sia in termini di posti di lavoro guadagnati (36.000 nelle due province) che di assunzioni (rispettivamente +4,8% e +1,3%). Treviso, invece, si distingue per una contrazione delle attivazioni rispetto ai volumi particolarmente elevati dell’anno precedente (-5%), nonostante mantenga ancora livelli superiori a quelli del 2019 e del 2021.

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