Export, in Italia incrementano gli scambi commerciali con i Paesi extra UE
15 Feb 2024

Export, in Italia incrementano gli scambi commerciali con i Paesi extra UE

Cresce del 2,5% l’export italiano nel 2023 verso i Paesi extra UE e la competitività delle PMI è sempre più vincolata alla necessità di internazionalizzazione.

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Nel complesso del 2023, l’export italiano verso i Paesi extra UE cresce del 2,5% (+20,1% nel 2022); un lieve incremento congiunturale, spiegato principalmente dalle maggiori vendite di beni intermedi.

L’import, invece, registra una contrazione marcata (-20,9%; era +54,5% nel 2022), quasi totalmente spiegata dalla riduzione degli acquisti di energia e beni intermedi.

Sono questi i dati recentemente comunicati dall’Istat relativi al commercio estero con i Paesi extra UE a dicembre 2023.

Il 2023, quindi, si chiude con un avanzo commerciale verso i Paesi extra UE pari a 48,7 miliardi di euro, a fronte di un deficit di 25,9 miliardi del 2022. Questo, spiega l’Istat, è dovuto in gran parte alla forte riduzione del deficit energetico, il quale scende a -4.911 milioni, in forte contrazione rispetto all’anno precedente quando era a -9.240 milioni.

A dicembre 2023, tranne che verso i Paesi OPEC (+26,5%), si rilevano riduzioni su base annua delle esportazioni verso tutti i principali paesi partner extra Ue27; le più ampie riguardano Cina, Giappone (per entrambi -16,6%) e Regno Unito (-10,0%).

Tranne che dagli Stati Uniti (+12,8%), le importazioni da tutti i principali paesi partner extra Ue27 sono in calo su base annua, con un’ampia riduzione degli acquisti dalla Russia (-77,4%).

In Italia, spesso associamo l’export alle grandi realtà produttive, ma la realtà ci mostra che il 95% delle organizzazioni in Italia sono microimprese e che i processi di crescita delle PMI è sempre più connesso alla necessità di internazionalizzazione.

A tal proposito, segnaliamo che Invitalia ha recentemente annunciato nuovi fondi rivolti alle micro e piccole imprese manifatturiere (Ateco C) per l’acquisto di soluzioni digitali che favoriscono l’internazionalizzazione.

Il c.d. “Bonus Export Digitale plus” prevede 10.000 euro di contributi a fondo perduto, erogati in regime “de minimis”, per l’acquisto di e-commerce, spese di digital marketing e promozione, servizi CSM e hardware.

Le domande possono essere presentate, esclusivamente in modalità telematica, fino ad esaurimento fondi; l’impresa interessata, al momento della richiesta di contributo, deve essere in possesso di PEC, SPID e FIRMA DIGITALE.

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