Trasporti, Confapi: “Con Direttiva EU-ETS sistema portuale italiano a rischio”
25 Ott 2023

Trasporti, Confapi: “Con Direttiva EU-ETS sistema portuale italiano a rischio”

Il Presidente della Filiera Trasporti di Confapi, Vittoriano Chiappetta, interviene in merito alla direttiva EU-ETS, misura che introduce un contributo ambientale nel settore marittimo.

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Il sistema portuale italiano rischia pesanti ripercussioni se la direttiva EU-ETS (European Emission Trading Scheme) non subirà modifiche prima del recepimento da parte degli Stati Membri.

La direttiva, che ha l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas a effetto serra del 55% entro il 2030, ha incluso, nel maggio di quest’anno, anche il settore marittimo. La misura, infatti, prevede un contributo ambientale per gli armatori di grandi navi superiori alle 5 mila tonnellate che avrà pesanti ricadute sulla competitività e sulle potenzialità dell’economia portuale italiana a vantaggio di quelli extra EU.

Sul punto è intervenuto Vittorio Chiappetta, Presidente nazionale della Filiera Trasporti di Confapi, il quale dichiara: “Fatta la legge, trovato l’inganno. Le compagnie marittime provenienti da paesi extraeuropei e diretti in altrettanti paesi extraeuropei potranno evitare la tassazione al 100% scegliendo semplicemente i porti del nord Africa per il trasbordo”. 

“Spostare il traffico marittimo – continua Chiappetta – non determinerà il raggiungimento degli obiettivi climatici, ma sposterà l’inquinamento a poche centinaia di miglia di distanza, causando danni di proporzioni ingenti all’economia portuale che sta già subendo gli effetti negativi dovuti all’inflazione”.

Forte preoccupazione anche per le sorti del porto di Gioia Tauro, il più grande terminal per il transhipment presente in Italia. Quasi il 28% di tutti i container movimentati e il 77% di quelli trasbordati passano da Gioia Tauro, che conta, attualmente, 1.600 lavoratori diretti e 4.000 indiretti. Di fronte a questi numeri risulta evidente la necessità di un cambio di rotta.

“Lavoriamo per una transizione verde – conclude Chiappetta – in grado di camminare parallelamente ad una sostenibilità che sia socialmente equa e che tenga conto della competitività del nostro sistema”.

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