Superbonus, Confapi Aniem: no a decreti emergenziali, condividere interventi strutturali
03 Apr 2024

Superbonus, Confapi Aniem: no a decreti emergenziali, condividere interventi strutturali

Perplessità e preoccupazioni dal Gruppo delle PMI edili di Confapi sul nuovo dl che prevede importanti novità sul Superbonus.

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Il Decreto Legge 39/2024, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 29 marzo, segna una nuova svolta per il Superbonus, ma più in generale nelle agevolazioni fiscali per il settore edilizio, eliminando lo sconto in fattura e la cessione del credito e introducendo rilevanti modifiche sul fronte dei controlli.

L’intervento si aggiunge ai divieti già previsti dal decreto “Blocca Cessioni”. Per l’anno in corso non ci sarà possibilità di regolarizzare le mancate comunicazioni all’Agenzia delle Entrate relative alle cessioni dei crediti oltre la scadenza del 4 aprile, data l’eliminazione della remissione in bonis.

Sono state stabilite, inoltre, misure per acquisire maggiori informazioni sulla realizzazione degli interventi agevolabili. Per il mancato invio dei dati sugli interventi è prevista una sanzione amministrativa di 10.000 euro, nel caso di interventi già avviati. In presenza di nuovi interventi, invece, è stabilita la decadenza dall’agevolazione.

Un’altra novità in arrivo è la sospensione della compensazione in presenza di debiti con lo Stato. Lo “stop” viene previsto nel caso di iscrizioni a ruolo o carichi affidati agli agenti della riscossione relativi imposte erariali o ad atti emessi dall’Agenzia delle Entrate con importo superiore a 10.000 euro. La sospensione si applica se sono passati 30 giorni dalla scadenza del pagamento e non ci sono provvedimenti di sospensione o piani di rateazione attivi. Il blocco alla compensazione con modello F24 si applica fino a concorrenza degli importi dei predetti ruoli e carichi.

Alle novità in arrivo con il decreto, si affiancano quelle già stabilite dall’intervento della fine dello scorso anno. Come anticipato, viene esteso il divieto generalizzato all’utilizzo della cessione del credito e dello sconto in fattura ai casi che erano rimasti fuori da quanto previsto dal decreto “Blocca Cessioni” dello scorso anno. La cessione verrà cancellata anche per gli interventi che interessano le case popolari (IACP) e quelli di cooperative edilizie ed enti del terzo settore.

Alle ultime novità si affiancano quelle già previste dall’intervento dell’Esecutivo della fine del 2023.

Una prossima scadenza in calendario è quella del 31 dicembre 2024. I condomini che vogliono mantenere la detrazione al 70% devono concludere i lavori entro la fine dell’anno. Dal 1° gennaio 2025, per le spese sostenute il prossimo anno, l’agevolazione verrà ridotta al 65%. Un ulteriore termine in calendario riguarda il contributo a fondo perduto, previsto a determinate condizioni, per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio scorso. Tali spese dovranno essere sostenute entro il 31 ottobre 2024. Sarà inserito in calendario, invece, il termine per l’invio delle domande per accedere a tale contributo, data che deve ancora essere stabilita.

Il nuovo decreto, tuttavia, ha suscitato diverse perplessità e preoccupazioni in Confapi Aniem, il Gruppo delle PMI edili. “Attendiamo di valutare il testo del decreto – anticipa il Presidente Giorgio Delpiano – ma non possiamo condividere questa continua rincorsa alla decretazione d’urgenza. Il superbonus è stato già soggetto a oltre trenta provvedimenti modificativi che ogni volta destabilizzano imprese e cittadini. Ci auguriamo che questo ulteriore provvedimento, che tende a eliminare le residue possibilità di ricorrere allo sconto in fattura e alla cessione del credito, non vada a incidere sui contratti già sottoscritti e sulla ricostruzione nelle aree terremotate.”

“Comprendiamo le preoccupazioni sulla tenuta dei conti pubblici – aggiunge – ma dobbiamo garantire una gestione adeguata della parte finale del superbonus che sia fondata sulla certezza del diritto e non sul continuo rischio di norme che mettono in discussione discipline già recentemente oggetto di modifiche; chiediamo pertanto che venga chiarito che le nuove disposizioni non si applichino ai procedimenti in corso e sia salvaguardata, soprattutto, l’area della ricostruzione post sisma nella quale la proroga dello sconto in fattura al 2025 ha già prodotto ordinanze commissariali, provvedimenti dell’Agenzia delle Entrate e, conseguentemente, impegni degli operatori economici con gli istituti di credito”.

Il Presidente di Confapi Aniem sottolinea quindi che “oltre ai contenuti, siamo preoccupati per un metodo che si ripete. Nelle ultime settimane siamo stati già interessati dal decreto legge n.19 che ha istituito la patente a crediti, provvedimento nato sull’onda emotiva del grave incidente di Firenze ma che va ad introdurre un ulteriore appesantimento burocratico per le imprese senza incidere sulla qualità e sulla qualificazione del settore e dei soggetti coinvolti. Chiediamo al Governo – conclude Delpiano – di attivare una concertazione vera e preventiva all’approvazione dei provvedimenti”.

 

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