Sicurezza: Confapi al Ministero del Lavoro su “Patente crediti”
03 Apr 2024

Sicurezza: Confapi al Ministero del Lavoro su “Patente crediti”

Confapi partecipa all’incontro tecnico con le parti sociali e datoriali sulle specificità dell’introduzione della patente a crediti presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

tavolo-sicurezza-confapi

Confapi, presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha preso parte all’incontro tecnico con le parti sociali e datoriali sulle specificità dell’introduzione della nuova patente a “crediti” per i cantieri (Decreto Legge 2 marzo 2024, n. 19).

Tale misura entrerà in vigore dal 1 ottobre 2024 e mira a rafforzare la sicurezza sul lavoro e contrastare il sommerso nel settore. La patente è rilasciata, in formato digitale, dalla competente sede territoriale dell’Ispettorato nazionale del lavoro, subordinatamente al possesso dei seguenti requisiti da parte del responsabile legale dell’impresa o del lavoratore autonomo richiedente:

  • iscrizione alla camera di commercio industria e artigianato;
  • adempimento, da parte del datore di lavoro, dei dirigenti, dei preposti e dei lavoratori dell’impresa, degli obblighi formativi di cui all’articolo 37;
  • adempimento, da parte dei lavoratori autonomi, degli obblighi formativi previsti dal presente decreto;
  • possesso del documento unico di regolarità contributiva in corso di validità (DURC);
  • possesso del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR);
  • possesso del Documento Unico di Regolarità Fiscale (DURF).

 

In rappresentanza della Confederazione sono intervenuti il Vice presidente di Confapi, Francesco Napoli e il coordinatore di Aniem, Federico Ruta.

In apertura, il Capo Gabinetto Mauro Nori ha anticipato che la patente a crediti non avrà carattere sperimentale, ma che dopo un anno dalla sua entrata in vigore sarà possibile apportare interventi correttivi.

Nel corso della riunione, inoltre, il responsabile dell’Ufficio Legislativo, Giuseppe Zuccaro, rispondendo a delle specifiche sollecitazioni avanzate dalla Fillea Cgil, ha anticipato alcune scelte che il Ministero intenderebbe declinare nel provvedimento, come l’esenzione per le imprese in possesso di attestazione “Soa” dalla III classifica di importo (classifica dalla quale è necessaria la certificazione di qualità) e l’introduzione di meccanismi premiali per le imprese in possesso di mezzi e dipendenti (ancora non definito il peso della premialità), oltre che l’applicazione dei CCNL “comparativamente” più rappresentativi.

Viene respinta, pertanto, la richiesta di Confindustria (contestata da altre Organizzazioni, tra le quali Confapi) che vorrebbe introdurre il concetto di CCNL “maggiormente” applicato; non è prevista una disciplina di qualificazione per l’accesso al settore.

Confapi ha espresso apprezzamento per la scelta del Ministero relativa all’applicazione dei Contratti “comparativamente” più rappresentativi: si tratta di un riferimento che previene possibili incertezze e contenziosi e consolida un orientamento ormai ampiamente utilizzato.

Sul fronte “patente” si confermano le perplessità già espresse, per come è concepita, poiché parte dal presupposto non condivisibile che gli incidenti nei cantieri siano sempre (o prevalentemente) motivati dalla carenza di attività formativa/informativa. Non vengono prese in esame, viceversa, criticità strutturali che condizionano soprattutto l’edilizia privata: lacune progettuali, tempi esasperati di ultimazione lavori, carenza di controlli e responsabilizzazione dell’ente committente, disciplina sull’accesso al settore.

Si attende ora l’esito della votazione degli emendamenti e la stesura definitiva della legge di conversione.

Tutti gli articoli