Monitoraggio prezzi, Confapi partecipa alla Commissione per analizzare le dinamiche del costo della pasta
15 Mag 2023

Monitoraggio prezzi, Confapi partecipa alla Commissione per analizzare le dinamiche del costo della pasta

Unionalimentari Confapi ha partecipato alla prima riunione della Commissione di allerta rapida per il monitoraggio dei prezzi per esporre criticità e proposte a supporto delle imprese.

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Si è riunita giovedì 11 maggio scorso, a Palazzo Piacentini, la Commissione di allerta rapida per il monitoraggio dei prezzi. La Commissione, prevista dal Decreto Trasparenza e presieduta dal Garante per la sorveglianza dei prezzi Benedetto Mineo, è stata convocata per la prima volta, al fine di monitorare in tempo reale le dinamiche del costo della pasta e dei principali fattori che ne compongono il prezzo al consumo, caratterizzato da cospicui aumenti negli ultimi mesi.

In rappresentanza della Confederazione è intervenuto l’avvocato Mauro Scorsone di Unionalimentari Confapi, il quale ha esposto criticità e proposte.

La Commissione ha preso in esame l’andamento del prezzo della pasta che, come rilevato dall’ISTAT, ha fatto registrare, sia a marzo che ad aprile, aumenti tendenziali del 17,5% e del 16,5% rispetto all’anno precedente, in un contesto caratterizzato dalla riduzione del prezzo della materia prima e dalle dinamiche variabili dei costi dell’energia e degli altri fattori di produzione.

Durante il confronto tecnico, i rappresentanti di Istat, Ismea e del sistema camerale hanno segnalato come le ultime rilevazioni dei prezzi stiano già dimostrando i primi segnali, seppure deboli, di diminuzione di prezzo, segno che nei prossimi mesi il costo della pasta potrà scendere in modo significativo.

Scorsone, quindi, ha sottolineato come “le attuali criticità riferibili al prezzo della pasta sono ancora collegate ai molti fattori che concorrono alla sua determinazione quali: i costi delle materie prime, che seppur scesi, rimangono ancora eccessivamente alti; i costi energetici i cui effetti riduttivi non sono ancora rilevabili; i costi della logistica attualmente ancora alti in confronto degli anni passati; i costi del packaging”.

Confapi, inoltre, evidenzia come le aziende abbiano dovuto sostenere con proprie risorse gli aumenti improvvisi dello scorso anno, andando ad erodere le stesse risorse economiche. Pertanto, oggi si assiste solo alla conseguenza di quanto accaduto e ad un lento riassestamento delle realtà produttive coinvolte.

Secondo la Confederazione, infine, si ritiene indispensabile continuare con il monitoraggio di tutti i fattori che concorrono alla determinazione dei prezzi produttivi, quale soluzione per comprendere ed intercettare eventuali attività speculative a danno dei consumatori.

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