DL Energia, nel decreto investimenti su rinnovabili e sostegno a imprese gasivore-energivore
28 Nov 2023

DL Energia, nel decreto investimenti su rinnovabili e sostegno a imprese gasivore-energivore

Un fondo per incentivare le imprese energivore che vogliano decarbonizzare e stimolare la costruzione di impianti rinnovabili in aree idonee. Le principali misure previste dal Decreto Energia.

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È stato approvato ieri, lunedì 27 novembre, dal Consiglio dei ministri, un nuovo decreto-legge con “Disposizioni urgenti per la sicurezza energetica del Paese, la promozione del ricorso alle fonti rinnovabili di energia, il sostegno alle imprese a forte consumo di energia”. Stando alle dichiarazioni del Ministro Pichetto, la misura ha un valore di oltre 27 miliardi di investimenti.

Come sottolinea il MASE – Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica – il decreto agisce su tre campi di intervento:

  • Sostegno alle imprese
  • Promozione e sviluppo delle rinnovabili
  • Sicurezza energetica e decarbonizzazione

 

Il provvedimento, in particolare, introduce un fondo per Regioni e Province Autonome da 350 milioni l’anno fino al 2032 per misure di compensazione e riequilibrio ambientale e territoriale a fronte dell’installazione di impianti rinnovabili in aree idonee.

Si introduce, inoltre, un sistema di incentivazione finalizzato a favorire l’installazione di impianti a fonti rinnovabili, rivolto a circa 3800 imprese a forte consumo di energia elettrica, come quelle della chimica, del vetro e del tessile.

Si prevede, altresì, il rilascio di nuovi titoli abilitativi per la coltivazione di idrocarburi, a un prezzo che rifletta il costo di produzione più il congruo tasso di remunerazione, a fronte dell’impegno dei soggetti interessati a cedere quantitativi di gas al GSE, il quale, a sua volta, si impegna ad allocarli sul mercato, destinandoli prioritariamente alle imprese “gasivore”.

In materia di impianti eolici galleggianti in mare, per favorire il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione al 2030, si prevede l’individuazione di aree demaniali marittime nel Mezzogiorno da destinare alla realizzazione di infrastrutture idonee alla produzione, l’assemblaggio e il varo di piattaforme galleggianti.

Si introducono, infine, disposizioni finalizzate alla realizzazione di nuovi sistemi di teleriscaldamento e teleraffrescamento efficiente o all’ammodernamento di quelli esistenti.

Il Ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto, dichiara: “Con il decreto Energia vogliamo liberare le grandi potenzialità del nostro Paese, per renderlo riferimento nel Mediterraneo sulle rinnovabili. Vogliamo sostenere famiglie e imprese, per renderle ancor più protagoniste di una transizione bilanciata e realistica”.

“In piena coerenza con il nostro Piano Nazionale Integrato Energia e Clima – conclude Pichetto – sosteniamo quei settori produttivi impegnati nel percorso di decarbonizzazione, fornendo ad esempio importanti risposte per migliaia di imprese a forte consumo di energia elettrica e gas.”

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