Automotive e moda: Confapi al tavolo con Regione Veneto e categorie economiche
22 Gen 2025

Automotive e moda: Confapi al tavolo con Regione Veneto e categorie economiche

Nel corso dell’incontro, alla presenza degli assessori regionali Marcato e Mantovan, un focus sullo stato dell’arte e le prospettive future delle due filiere

I settori di moda e automotive stanno vivendo una situazione di incertezza che riguarda produttori leader con marchi storici e un articolato sistema di fornitori di eccellenza, che vede come principali clienti gruppi leader tedeschi e francesi. Lo stato dell’arte delle due filiere è stato al centro del tavolo istituzionale convocato dalla Regione del Veneto e allargato a sindacati e associazioni di categoria come punto di incrocio per la messa a sistema di azioni e strumenti disponibili.

L’incontro è stato presieduto dagli Assessori allo Sviluppo Economico e al Lavoro, Roberto Marcato e Valeria Mantovan, e coordinato dal Direttore regionale dell’Area capitale umano, cultura e programmazione Comunitaria, Santo Romano.

Per Confapi Veneto hanno preso parte il Presidente William Beozzo, il Segretario Nicola Zanon, e il Presidente di Confapi Venezia Marco Zecchinel.

Nel corso della riunione è emersa la sofferenza dei due comparti sul fronte della contrazione della domanda e la necessità, quindi, di nuovi investimenti, oltre a una riconfigurazione che risponda alle transizioni in essere. La Regione Veneto ha richiamato la programmazione FESR 2021-2027 che destina alle PMI oltre 240 milioni di euro per strumenti finanziari gestiti tramite il Fondo di partecipazione affidato alla società regionale in house Veneto Innovazione. Risorse utili a progetti dedicati di formazione continua e politiche attive del lavoro per la ricollocazione della manodopera.

Automotive e moda, secondo quanto emerso nel tavolo istituzionale, stanno attraversando una trasformazione dura e selettiva, che ruota intorno alle transizioni digitale ed ecologica, testimoniata dai numeri del mercato del lavoro che evidenziano perdite di occupazione e un massiccio ricorso alla cassa integrazione guadagni.

L’obiettivo delle parti intervenute, che hanno annunciato nuovi tavoli in futuro, è quello di minimizzare l’effetto dirompente di questi cambiamenti, accompagnando quello generativo di valore, in particolare per quel che riguarda la riconfigurazione e lo sviluppo delle competenze dei lavoratori.

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