Rapporto Annuale Istat 2024: la situazione del Paese fra trasformazioni e sfide
Un dossier che esplora le profonde trasformazioni demografiche, economiche e sociali che stanno caratterizzando l’Italia, mettendo in luce i progressi compiuti e le sfide che istituzioni, imprese e società devono affrontare.
L’ISTAT, mercoledì 15 maggio scorso, ha presentato a Palazzo Montecitorio il “Rapporto Annuale 2024. La situazione del Paese”, un dossier che mira a individuare i punti di forza e le criticità italiane, tenendo in considerazione le dinamiche congiunturali insieme all’evoluzione della competitività del nostro Paese.
Il documento analizza l’evoluzione strutturale dell’occupazione, a confronto con gli altri grandi Paesi dell’Unione europea, congiuntamente alle caratteristiche qualitative degli attori del sistema economico.
La trentaduesima edizione del Rapporto annuale sulla situazione del Paese si compone di 4 capitoli:
- Capitolo 1 – L’economia italiana: crescita, criticità, cambiamenti
- Capitolo 2 – I cambiamenti del lavoro: tendenze recenti e trasformazioni strutturali
- Capitolo 3 – Le condizioni e la qualità della vita
- Capitolo 4 – L’Italia dei territori: sfide e potenzialità
In questo articolo approfondiremo il primo capitolo, analizzando i principali aspetti economici che caratterizzano il nostro Paese, alcune criticità e i cambiamenti in atto nelle imprese.
Economia e occupazione: crescita lenta, ma costante
Tra il 2019 e il 2023 l’economia italiana è cresciuta a un ritmo più elevato tra le quattro maggiori dell’Unione europea, recuperando il livello del Pil di fine 2019 già nel terzo trimestre del 2021. Nel 2023, in Italia il Pil è aumentato dello 0,9%, dello 0,7% in Francia e del 2,5% in Spagna. In controtendenza la Germania, la quale ha registrato un calo dello 0,3%.
Nell’ultimo triennio, gli investimenti hanno dato un contributo sostanziale all’attività, con un impulso importante del comparto delle Costruzioni, grazie agli incentivi a sostegno dell’edilizia. Nell’ultimo anno, al contributo delle Costruzioni si è associato quello dei Macchinari e altre attrezzature (in particolare dei Mezzi di trasporto) e dei Prodotti di proprietà intellettuale.
Segnali incoraggianti anche dal Mondo del Lavoro: nel 2023 gli occupati (principalmente a tempo indeterminato) sono aumentati in media del 2,1% (+481 mila unità), seguendo una crescita del 2,4% nel 2022.
Transizione digitale, la sfida dell’I.A.
Nonostante la recente accelerazione della trasformazione digitale delle imprese, il sistema produttivo italiano è ancora in ritardo rispetto alle altre maggiori economie dell’Ue nell’adozione delle nuove tecnologie.
Poco più della metà degli addetti delle imprese italiane è dotato di dispositivi connessi nello svolgimento del proprio lavoro (10 punti al di sotto della Germania), mentre l’Italia è ultima fra i principali paesi Ue nell’adozione di software gestionali nell’organizzazione del lavoro e delle informazioni.
Secondo il Rapporto ISTAT, l’Intelligenza Artificiale generativa, tecnologia che sta trasformando completamente i processi industriali, viene utilizzata solamente nel 5% delle imprese italiane, contro l’8% della media Ue.
La recente analisi condotta dall’Osservatorio Confapi, invece, ha rilevato che il 73% delle imprese intervistate utilizza strumenti di AI, percentuale che sale all’80% nelle Piccole e Medie Imprese. Il dato, in controtendenza rispetto al Rapporto ISTAT, evidenzia la rapida e recente ascesa di questo mercato e la progressiva adozione dell’AI tra le imprese.
Nonostante ciò, le organizzazioni dichiarano di non essere ancora pronte con piani e soluzioni di I.A. aziendali che possano andare incontro a questa domanda crescente.
Internazionalizzazione, perde terreno il Made in Italy; si rafforza l’export di prodotti alimentari
Sotto il profilo internazionale, con l’ampliamento del ruolo dalle economie emergenti, il posizionamento dell’Italia nelle catene globali del valore ha perso rilevanza, principalmente a causa dell’indebolimento del posizionamento della manifattura.
Aumenta, inoltre, la dipendenza dell’Italia rispetto ai Paesi esteri, legata all’incremento del peso delle importazioni di servizi a maggior contenuto di conoscenza e alla maggiore integrazione di alcune filiere manifatturiere, dovuta in larga parte alle delocalizzazioni e alle strategie globali delle imprese multinazionali.
Tra il 2000 e il 2023, la performance commerciale dell’Italia è stata migliore rispetto alla Francia, ma inferiore al confronto di Spagna e Germania. Le esportazioni del Made in Italy, tradizionale nelle filiere del tessile-abbigliamento e dell’abitare, hanno perso terreno nei confronti della concorrenza, riducendo il loro peso sul totale delle esportazioni del 10%.
L’Italia, infine, perde meno terreno nell’esportazione di macchinari e rafforza la propria specializzazione nei prodotti alimentari.
La debolezza degli investimenti non favorisce la produttività
La stagnazione della produttività del lavoro è uno degli elementi che ha caratterizzato il debole andamento del Pil in volume negli ultimi vent’anni e il conseguente allargamento del divario di crescita con le altre principali economie dell’Ue.
In volume, il Pil per ora lavorata in Italia è cresciuto di solo l’1,3 per cento tra 2007 e 2023, contro il 3,6 per cento in Francia, il 10,5 in Germania e il 15,2 per cento in Spagna.
Nel sistema delle imprese, in Italia, il livello della produttività (valore aggiunto per addetto) a prezzi correnti nella manifattura è inferiore a quello osservato in Francia e Germania solo nel segmento delle micro e piccole imprese, che però hanno un peso maggiore nel nostro Paese.
Uno degli elementi che concorre a spiegare la bassa crescita delle produttività può essere rintracciato nella dinamica degli investimenti. Questa è rimasta a lungo depressa, recuperando solamente nell’ultimo triennio, anche nei confronti delle altre maggiori economie europee.
La debolezza degli investimenti tocca in particolare quelli in beni immateriali e nelle attrezzature ICT, le componenti che più incidono sull’ammodernamento dello stock di capitale.
Documenti utili: