Legge di bilancio 2022, le principali misure a sostegno dell’economia e del lavoro
03 Nov 2021

Legge di bilancio 2022, le principali misure a sostegno dell’economia e del lavoro

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge recante il Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022; una misura da 30mld che mira a sostenere l’economia e la società nelle fasi di uscita dalla pandemia da Covid-19.

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Il Consiglio dei Ministri si è riunito giovedì 28 ottobre 2021 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Mario Draghi, per approvare il bilancio per l’anno finanziario 2022 e il bilancio pluriennale per il triennio 2022 – 2024.

La legge di bilancio per il 2022 si muove sulle coordinate delineate dalla Nota di aggiornamento al Def, che prevedono la prosecuzione di una politica espansiva finalizzata ad aumentare il tasso di crescita nel medio termine, rafforzando gli effetti degli investimenti e delle riforme previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

La legge di bilancio 2022 si articola in diversi interventi che puntano a rafforzare il tessuto economico e sociale, sostenendo la crescita e la competitività dell’economia italiana. Di seguito i principali punti di intervento.

FISCO

Per ridurre il cuneo fiscale e l’Irap è previsto un intervento da complessivi 8 miliardi di euro, di cui 6 con un nuovo stanziamento di bilancio e 2 miliardi già assegnati in precedenza.

Con uno stanziamento di 650 milioni, la plastic tax e la sugar tax sono rinviate al 2023. L’aggio sulla riscossione per le operazioni successive al primo gennaio sarà posto interamente a carico dello Stato.

Viene ridotta dal 22% al 10% l’Iva su prodotti assorbenti per l’igiene femminile.

Vengono stanziati 2 miliardi di euro nel 2022 per contenere l’aumento dei costi dell’energia.

INVESTIMENTI PRIVATI E IMPRESE

Per quanto riguarda gli investimenti immobiliari privati, gli incentivi al 50% e al 65% e le relative maggiorazioni sono prorogati fino al 2024 alle medesime aliquote.

Gli incentivi al 110% sono estesi al 2023 per i condomini e gli IACP, con riduzione al 70% nel 2024 ed al 65% nel 2025. Per le altre abitazioni, l’incentivo al 110% è esteso per il secondo semestre del 2022 per le abitazioni principali di persone fisiche con la previsione di un tetto Isee.

Gli incentivi per le facciate sono confermati anche nel 2023 con una percentuale agevolata pari al 60%.

Sono prorogate e rimodulate le misure di Transizione 4.0 fino al 2025.

Vengono rifinanziati il Fondo di Garanzia Pmi (per 3 miliardi di euro), la cosiddetta ‘Nuova Sabatini’ e le misure per l’internazionalizzazione delle imprese. La possibilità di trasformare le Deferred Tax Assets (DTA) in crediti di imposta viene estesa fino al 30 giugno 2022, con la medesima percentuale e un tetto massimo per singola operazione.

INVESTIMENTI PUBBLICI

Stanziati circa 70 miliardi per gli investimenti delle amministrazioni centrali e locali dal 2022 al 2036. Tali risorse sono destinate:

  • al completamento delle infrastrutture ferroviarie,
  • per le metropolitane delle grandi aree urbane,
  • per le infrastrutture autostradali già avviate e per la loro manutenzione straordinaria e messa in sicurezza,
  • agli interventi per la tutela del patrimonio culturale,
  • per l’edilizia scolastica.

Inoltre, l’intervento:

  • stanzia risorse per il Giubileo di Roma e per le Olimpiadi di Milano-Cortina;
  • implementa la dotazione del Fondo di Sviluppo e Coesione per il periodo 2022-2030 con complessivi 23,5 miliardi;
  • rifinanzia con circa 6 miliardi gli interventi per la ricostruzione privata delle aree colpite dal sisma nel Centro Italia.

 

REGIONI ED ENTI LOCALI

Stanziati 1,5 miliardi per incrementare il Fondo per il Trasporto Pubblico Locale e prevedere risorse aggiuntive per gli enti locali per garantire i livelli essenziali a regime per gli asili nido e per la manutenzione della viabilità provinciale.

POLITICHE SOCIALI

Il Reddito di cittadinanza è finanziato con un ulteriore miliardo di euro ogni anno, confermando l’importo del finanziamento sui livelli del 2021: vengono rafforzati i controlli e introdotti correttivi alle modalità di corresponsione, che prevedono una revisione della disciplina delle offerte di lavoro congrue, un decalage del beneficio mensile per i soggetti occupabili, sgravi contributivi per le imprese che assumono i percettori del reddito e benefici fiscali per gli intermediari.

Sono attuati interventi in materia pensionistica, con una misura di durata annuale e con un requisito di 64 anni di età e 38 anni di contributi. Viene prorogata ‘Opzione Donna’ e prorogata e allargata l’APE sociale ad ulteriori categorie di soggetti che hanno svolto lavori gravosi.

Con una spesa di circa 3 miliardi di euro nel 2022 si dà attuazione alla riforma degli ammortizzatori sociali, con un aumento dei sussidi di disoccupazione e un’estensione degli istituti di integrazione salariale ordinari e straordinari ai lavoratori di imprese attualmente non inclusi, nonché agli apprendisti e ai lavoratori a domicilio.

Sono previsti incentivi all’utilizzo dei contratti di solidarietà e la proroga per il 2022 e il 2023 del contratto di espansione con l’estensione a tutte le imprese che occupano più di 50 dipendenti.

Il congedo di paternità di 10 giorni viene reso strutturale.

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