Decreto Energy Release, elettricità a prezzi calmierati per le PMI energivore
Il provvedimento prevede 18 terawattora mediante aste a prezzo controllato alle imprese interrompibili ed energivore: tetto a 210 euro per MWh.
Il ministro per la Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, ha firmato il decreto “Energy Release”, per la vendita diretta dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili alle imprese energivore e interrompibili industriali a un prezzo calmierato. Si tratta di 18 terawattora di energia, assegnati con aste del GSE.
L’obiettivo è allinearsi all’obiettivo del disaccoppiamento (decoupling) che la Commissione Europea sta studiando per separare il prezzo dell’energia elettrica da quello del gas. Il prezzo fissato è pari a 210 euro per MWh, ma potrà essere modificato in base alle indicazioni di Bruxelles, che di recente ha proposto un tetto di 180 euro/MWh per la produzione elettrica degli impianti infra-marginali.
A disposizione ci sono 18 TWh da rinnovabili, da assegnare agli utenti con la mediazione del Gse e tramite contratti pluriennali (fino a dicembre 2025) e un meccanismo di cessione per differenza a due vie, calcolando (sul 70% dei volumi aggiudicati) la differenza tra il prezzo di allocazione e il prezzo medio mensile sul mercato elettrico.
Ogni cliente può richiedere, anche in forma aggregata, un minimo di 1 GWh/anno; il volume massimo richiesto non deve superare il 3% di quello complessivamente offerto dal Gse e il 30% del consumo medio degli ultimi tre anni.
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