Codice contratti pubblici, Confapi Aniem in audizioni Camera e Senato
02 Feb 2023

Codice contratti pubblici, Confapi Aniem in audizioni Camera e Senato

Il presidente di Confapi Aniem, Rocco di Giuseppe, nel corso dei sui interventi, ha ribadito quanto il sistema degli appalti pubblici sia fondamentale per le PMI del settore e alla base delle politiche di investimento e di sviluppo.

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Confapi Aniem, l’Associazione Nazionale delle piccole e medie imprese edili manifatturiere, ha partecipato alle audizioni nell’ambito dell’esame sul nuovo Codice dei contratti pubblici che si sono svolte, in due distinte giornate, presso l’8ª Commissione Ambiente della Camera e l’8ª Commissione Ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici del Senato.

Secondo Confapi Aniem i frequenti correttivi apportati al codice vigente hanno causato delle complessità procedurali che hanno comportato difficoltà nella gestione delle commesse pubbliche.

L’auspicio, quindi, è che il nuovo codice sia semplificato nella sua applicazione e abbia come caratteristica principale una norma certa, strutturale e stabile nel tempo. Così come ci si augura che possa garantire stazioni appaltanti efficienti e qualificate, una digitalizzazione compiuta e una interoperabilità del sistema dei controlli per garantire legalità.

Secondo Confapi, inoltre, si avverte la necessità di avere una corretta instaurazione del rapporto negoziale tra impresa e stazione appaltante, garanzia dell’equilibrio contrattuale e soprattutto del risultato atteso (in termini di tempi e costi preventivati).

Confapi ha espresso preoccupazione circa le tempistiche di entrata in vigore del nuovo Codice, prevista per l’1 aprile 2023 e della abrogazione del Codice vigente fissata all’1 luglio 2023: si rischierebbe una sovrapposizione normativa per le procedure in corso che è sempre foriera di potenziali criticità negli appalti da aggiudicare e, ancor peggio, dei lavori in esecuzione.

Infine, Di Giuseppe ha chiesto un effettivo e attivo coinvolgimento del sistema delle piccole e medie industrie al quale vanno necessariamente riconosciute adeguate quote di riserva negli appalti in un perimetro realmente aperto e concorrenziale.

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