Metalli, Confapi: "Mappare risorse interne e creare authority"
Le proposte di Confapi sul tema stringente dei metalli per favorire l’approvvigionamento ed evitare ulteriori ripercussioni negative per le PMI.
Il presidente di Confapi, Cristian Camisa, ha lanciato una proposta sullo stringente tema dei metalli, al fine di favorire la crescita e la competitività delle PMI danneggiate dal caro energia, inflazione e costi elevati di materie prime e semilavorati.
“In vista del nuovo anno che, senza un’adeguata strategia di medio e di lungo periodo sulle politiche energetiche come per le materie prime e sullo stringente tema dei metalli, rischia di essere ancora più critico per le nostre piccole e medie industrie, urge una mappatura delle risorse italiane e l’istituzione di un’autorità per la loro gestione”.
“Apprezzabile l’intervento odierno della presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen – aggiunge Camisa – per rilanciare l’idea di istituire un fondo sovrano a sostegno della transizione energetica e per sostenere la competitività industriale europea, ma per quanto riguarda il nostro Paese – specifica -, riteniamo opportuno replicare il format utilizzato dalla Germania e da altri Paesi per l’approvvigionamento di metalli: Sace potrebbe essere l’ente garante di quelli importati dalle grandi trading house”.
“Senza queste materie prime, a partire dai battery minerals come rame, zinco, litio, nichel e cobalto – sottolinea Camisa – le produzioni sono a rischio soprattutto considerando il fatto che, a differenza di quanto sta facendo la Cina, i cui investimenti in Africa vanno avanti da anni, l’Europa si sta mostrando sotto questo aspetto poco coesa”. “Ad oggi, senza un intervento concreto che guardi a queste preziose materie prime – conclude -, corriamo il rischio di ritrovarci nella stessa situazione vissuta con le forniture energetiche, gravando di ulteriori fardelli le nostre piccole e medie industrie”.