Energy release, Camisa: “Bene proroga, ma tetto tariffa va abbassato”
15 Feb 2023

Energy release, Camisa: "Bene proroga, ma tetto tariffa va abbassato"

Il Presidente di Confapi Cristian Camisa commenta positivamente la proroga, fino al 28 febbraio, del termine per firmare i contratti della Energy Release, auspicando un abbassamento del tetto della tariffa e l’introduzione di un meccanismo flessibile che segua l’andamento del mercato.

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“Accogliamo positivamente la notizia della proroga del termine fino al 28 febbraio per la stipula contrattuale dell’Energy Release. Come Confapi lo avevamo chiesto con forza viste le esigenze delle aziende che da mesi sono alle prese con rincari energetici folli che ne stanno mettendo a rischio la stessa sopravvivenza”.

Queste le dichiarazioni del presidente di Confapi Cristian Camisa a seguito della decisione del Gse di prolungare fino al 28 febbraio il termine per firmare i contratti della Energy Release, cessazione che sarebbe scaduta lo scorso venerdì 10 febbraio.

Lo comunica lo stesso Gse in una nota, precisando che “la proroga è disposta a tutela degli operatori interessati, nelle more degli approfondimenti in corso con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica in merito alle richieste di recesso parziale e di riduzione dei volumi di energia aggiudicati”.

Il problema, ricordiamo, è che il prezzo di riferimento della Energy Release è pari a 210 €/MWh, ma poi la discesa dei prezzi elettrici ha cambiato lo scenario. Le imprese, infatti, ora rischiano di essere penalizzate anziché agevolate con questa misura.

A tal proposito Camisa dichiara: “Imprese e aggregatori che hanno aderito all’Energy Release, infatti, si stanno trovando nella condizione di dover trasferire liquidità al GSE invece di riceverla: un vero e proprio paradosso che rende la situazione ancora più difficile a fronte della necessità di essere competitive anche sul piano internazionale.

“Per questo – conclude Camisa – continuiamo a sostenere la necessità di un abbassamento del tetto della tariffa fissato a 210 MWH, non consono alle attuali quotazioni di mercato, oggi pari a 169,19 euro/MWH. A nostro avviso lo strumento ideale è prevedere un prezzo flessibile che segua l’andamento del mercato”.

 

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