Economia circolare, la nuova vita degli scarti alimentari: un seminario con Agricom, Confapi e Regione Veneto
La best practice di Agricom al centro di un confronto sui temi della sostenibilità e dell’economia circolare, nell’ambito di un progetto regionale finanziato. Presente all’incontro l’Assessore allo Sviluppo economico della Regione del Veneto Roberto Marcato.
Si è tenuto lunedì 14 novembre scorso, presso la suggestiva Abbazia Santa Maria del Pero di Monastier di Treviso, il seminario “SOS Economia circolare – Imprese, sinergie, prospettive. La nuova vita degli scarti alimentari come risorsa”, promosso dall’azienda Agricom di Monastier di Treviso, in sinergia con Confapi Venezia, Confapi Treviso e la partecipazione della Regione del Veneto.
I temi della sostenibilità e dell’economia circolare sono in primo piano in questo momento, anche nel mondo delle Piccole e Medie Imprese. Il confronto è partito dall’esperienza dell’azienda Agricom Srl di Fossalta di Piave, associata a Confapi Venezia, operativa dell’ambito agroalimentare, la prima in Triveneto, seconda in Italia e quinta in Europa nel recupero degli scarti delle produzioni alimentari e agricole, attraverso la trasformazione in biomassa e concimi organici.
Sono intervenuti Giorgio e Clelia Daniel di Agricom, raccontando l’esperienza personale e aziendale ed Eleonora Cazzaro, giornalista con un master alla Cambridge University in Sustainability Strategies.
A moderare il partecipato incontro Tiziana Tronchin, imprenditrice ed esperta di marketing.
Giorgio Daniel, fondatore, Agricom che da oltre 30 anni dedica tutte le sue energie, la sua professionalità e la sua attività al recupero di scarti e sfridi dell’industria agroalimentare per dar loro nuova vita, ha affermato: “Fare di più con meno e rigenerare le risorse, questo è l’imperativo del nostro tempo. Per farlo tutti devono compiere la propria parte, anche cambiando abitudini e sfidando le difficoltà che il cambiamento comporta. Ecco perchè abbiamo lanciato l’appello SOS Economia Circolare, per catalizzare gli sforzi del settore alimentare nel trovare le soluzioni giuste per rispettare l’ambiente e valorizzare le risorse che abbiamo in prestito dalle generazioni future.”
Clelia Daniel, che nell’azienda è responsabile del settore Sostenibilità ed Innovazione, ha poi aggiunto: “Per attivare cicli virtuosi di circolarità occorre conoscere a fondo il proprio ecosistema e calcolare l’impatto che le strategie aziendali hanno in tutto il ciclo di vita delle risorse. In questo la collaborazione con istituti di ricerca è fondamentale, per basare le scelte su basi scientifiche e non su percezioni e per intraprendere le azioni giuste per l’ambiente, che mantengano i suoli sani e migliorino la biodiversità la qualità dell’aria e dell’acqua.”
Come noto, il territorio veneto è particolarmente virtuoso per quanto concerne la raccolta, lo smaltimento e il recupero dei rifiuti; tuttavia, vi sono ampi margini di miglioramento e potenziamento della filiera; fondamentale è la collaborazione e la sinergia tra Pubblico e Privato.
A tal proposito, ha portato il proprio contributo al confronto l’Assessore allo Sviluppo economico della Regione del Veneto Roberto Marcato, il quale ha dichiarato “La Regione Veneto è orgogliosamente in cima alle classifiche in termini sia di raccolta differenziata, di economia circolare con i riutilizzo degli scarti e di produzione di energia da fonti rinnovabili, proprio a dimostrazione della laboriosità della sua gente e delle sue PMI; noi come Regione partiamo dall’ascolto delle reali esigenze degli imprenditori e cerchiamo le risorse necessarie per gli investimenti, come abbiamo fatto e stiamo facendo ora con il fotovoltaico nei capannoni in particolare. Quella di Agricom è una testimonianza concreta di un caso di successo, come ce ne sono molte altre in Veneto, che va studiato e replicato per accrescere la competitività sostenibile del nostro tessuto economico.”
Agricom ha ringraziato le aziende alimentari che responsabilmente consegnano i propri sfridi ed eccedenze al mondo dell’economia circolare. Oltre ad essere la cosa giusta da fare, infatti, evitare lo smaltimento di risorse ancora buone ha senso sia dal punto della convenienza economica che della semplificazione documentale, evitando i formulari su prodotti che rifiuti non sono. Dal canto aziendale, sono state sviluppate le soluzioni logistiche adatte per servire i partner, per assicurare loro un servizio di ritiro sicuro, certificato e puntuale.